DANIELE - Voto 8 - Il cigno di Albenga, dopo avere forgiato il suo corpo sulle impervie scogliere liguri spazzate dal vento e dal vermentino, strappa una prestazione maiuscola. Si attacca al palloncino delle quattro ore come un infante si attacca al capezzolo della propria madre e alla prima uscita porta a casa un risultato che fa rodere di invida suoi ex-compagni di merenda (Nino e Mirko). La grandezza del suo gesto è esaltata dal suo eroico spirito di sacrificio che gli ha permesso, quando suoi persoanal trainer (il barman di Maciacchini, Gin Lemon Albricci e il “finchè questa damigiana da 5 non finita non ci alziamo da tavola” Visentin) cercano di coinvolgerlo nelle peggiori sbronze che si sono mai viste nei più squallidi bordelli portoghesi e milanesi, di rispondere sempre e comunque io…..ci sto. GENIO E SREGOLATEZZA.